Santuario di San Romedio - Passo della Mendola - Marmary | Itinerari in moto | Foto gallery

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Santuario di San Romedio - Passo della Mendola per un totale di 560 km.
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Partiamo da Verdello, entriamo in autostrada a Dalmine sulla A4 per uscire a Peschiera, prendiamo per Affi per poi proseguire in direzione Trento, poco prima di Rovereto di Trento prendiamo a sx con direzione Riva del Garda che lasciamo alla nostra sx per dirigerci verso Arco di Trento, Sarche di Calvino, quì prendiamo a sx con direzione Tione di Trento, al successivo bivio prendiamo a dx per Andogno, Molveno che passiamo (da non perdere una sosta sull' omonimo lago di Molveno) per dirigerci verso Andalo, Cavedago, Spormaggiore, Dermulo, Sanzeno, qui prestate attenzione perchè la strada che porta al santuario di S. Romedio è posta al centro del paese sulla dx, da tener presente che nei mesi di luglio e agosto si arriva fino a 2 km dal santuario poi bisogna prendere il bus navetta che previo pagamento di € 1 vi porta fino al parcheggio del santuario che per essere raggiunto necessita di una passeggia di circa 10' su una scalinata, ne vale la pena. Ripartiamo alla volta del Passo della Mendola 1363 m/slm per poi scendere dal lato Alto Adige verso Caldaro sulla famosa strada del vino la S.P.14 che teniamo sino al paese di Rovere della Luna, a Mezzocorona giriamo a sx per andare sulla strada che ci porterà verso Trento sulla S.S.12, raggiuntolo proseguiamo verso Rovereto di Trento, Affi, Peschiera del Garda, qui entriamo in autostrada, A4, con direzione Dalmine, Verdello

Osservazioni:
Spettacolari la strada della Val di Non, si viaggia immersi nei colori e nei profumi dei meleti e dei vigneti carichi di frutti maturi, un appunto lo merita la strada che porta al Passo della Mendola, lato Trentino, il manto stradale è ottimo, il "grip" è eccezionale e con le curve dal raggio costante il divertimento è assicurato. Il santuario merita, per bellezza e per come è tenuto, una visita approfondita, da non perdere anche il recinto degli orsi bruni.

Curiosità:
Quello di S. Romedio è certamente uno dei santuari più caratteristici non solo del Trentino ma d'Europa. Emana un'aura di solennità e mistero, forse per l'incredibile posizione al centro di una profonda e selvaggia forra, in cima ad un picco roccioso alto quasi 100. Si tratta di un ardito complesso architettonico formato da ben cinque chiesette sovrapposte in altezza, edificate in epoche diverse, collegate tra loro da una ripida scalinata. La più antica fu eretta in cima al torrione roccioso intorno all'anno 1000, dove era sepolto, in una tomba di roccia, l'eremita S. Romedio. Le altre furono edificate successivamente, costruendo verso il basso. La facciata esterna del complesso è un esempio tipico di architettura anaune del XVIII secolo, il cortile rinascimentale porta all’edificio che dal 1948 ospita un convento francescano. L’ingresso al luogo sacro rappresenta una continua scoperta con cinque diverse chiesette: la chiesetta dell’Addolorata, la più recente, costruita in ringraziamento per la pace dopo la Grande Guerra del 1915-1918, la chiesetta di San Giorgio del 1487, la chiesetta di San Michele del 1514, la chiesa maggiore di San Romedio eretta nel 1536 e infine la Chiesa Antica, quella costruita per prima e dove sono conservate le reliquie del Santo. A partire dal XV secolo si susseguono i pellegrinaggi di fedeli che portano ex voto, alcuni di grande pregio e valore, a testimonianza dell’affermarsi del culto del santo, invocato in occasione di calamità, disgrazie, incidenti, malattie e pericoli (scampati) di vario genere.

Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Autoroute©, la carta stradale della Lombardia e del Trentino Alto Adige. Durante il tragitto ci siamo serviti del navigatore satellitare Tom-Tom Rider.



Grafica e immagini by MARMARY.com
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