Castello di Rossena - Castello di Canossa - Marmary | Itinerari in moto | Foto gallery

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Tour tra il Parmense e il Reggiano con i castelli di Rossena e Canossa per un totale di 420km.
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Partiamo come sempre da Verdello, e ci prefissiamo di passare da: Crema, Cremona, Parma per arrivare alle valli tra l' Emilia Romagna e la Toscana, transitiamo da: Cologno al Serio, Mozzanica, Pianengo, alle porte di Pianengo prendiamo a sx, SP64, per Bottaiano e successivamente a dx, SS235, con direzione Crema, Castelleone, così facendo non entriamo in Crema ma utilizziamo la strada esterna alla città, SS415, proseguiamo passato Castelleone sempre sulla principale seguendo le info per Cremona, arrivati alle porte di Cremona seguiamo le info per Parma, SP87, appena passato il paese di Sospiro prendiamo a dx per San Daniele Po, Fontanelle, San Secondo Parmense, SP10, alle porte di Parma seguiamo le info per Reggio Emilia transitando sulla Tangenziale Ovest e successivamente la Sud, lasciamo la Tangenziale Sud alle info, a dx sulla SP513R, per Traversetolo, entriamo in Traversetolo e prendiamo, a sx, per San Polo d' Enza, da questo punto in poi seguiamo le info per il Castello di Canossa transitando obbligatoriamente davanti al Castello di Rossena, poco dopo il Castello di Rossena incontriamo un bivio che a sx ci porta al Castello di Canossa e a dx a Castelnovo ne Monti, prendiamo a sx per visitare il Castello di Canossa ma per seguire il nostro itinerario prefissato ritorniamo al bivio precedente e seguiamo le info per Castelnovo ne Monti,SS63, arrivati a Castelnovo ne Monti prendiamo a dx per Casino, C' del Grosso, Ferma, Casella, Sole Sopra, Vetto, Compiano nella Val d' Enza, passato Compiano prestare attenzione ai cartelli, a sx, per Lugaro, La Costa, Corticone, Orio, Castione dè Baratti, La Fornace il tutto su una strada spettacolare sia dal punto di vista paesaggistico che di guida; arriviamo di nuovo a Traversetolo ma questa volta non prendiamo per Parma perché vogliamo transitare per Brescello. Seguiamo le info per Mantova transitando da: Tortiano, Montecchio Emilia, Sant'Ilario d' Enza, Caprara, Nocetolo, Poviglio, arrivando a Brescello, tappa obbligatoria per scattare alcune foto, tra l'altro era in corso un motoraduno. Ripartiamo da Brescello e seguiamo le info per Viadana, Casalmaggiore, San Giovanni in Croce, Sospiro, da quì in poi ripercorriamo a ritroso la stessa strada del mattino arrivano a Verdello fine del nostro itinerario odierno.

Osservazioni:
Le strade percorse nella valle dei Castelli di Rossena e Canossa sono molto sconnesse, ottima quella della val d' Enza, tenendo presente che siamo di fronte a strade provinciali secondarie che non sempre sono a due corsie, leggi strette e alcune volte anche prive di protezioni.

Curiosità:
[I ruderi del castello di Canossa, che sorgono su un'aspra rupe a ridosso dell'abitato di Canossa, tra il torrente Crostolo ed il fiume Enza, dominano con ampia vista il paesaggio delle valli sottostanti.
Il sasso di Canossa, dal punto di vista geologico, è costituito da calcare oligocenico, e si eleva a 576 metri sul livello del mare. Lungo l'Appennino Reggiano, tra i corsi dell'Enza e del Secchia, numerose strutture fortificate si allineano secondo direttrici preordinate, che raggiungono, parallelamente, a diverse quote altimetriche, il confine della Tuscia.
Il castello di Canossa sorgeva in una posizione strategica, lungo la fascia dell'Appennino tra Parma e Bologna, dove confluivano le più importanti vie di comunicazione del nord Europa verso Roma, la via del Brennero, del Sempione, del San Gottardo, la Francigena e quella del San Bernardo.
A Brescello presso il locale "Museo Peppone e don Camillo" fa capolino anche una poesia scritta da Narciso Campioni, un turista rimasto colpito dalla semplicità del posto. In modo simpatico e senza alcuna velleità letteraria, essa ci introduce nella realtà di questo piccolo paese della provincia di Reggio Emilia. Ecco la "carta d’identità brescellese":
[Nella bassa padana c’è Brescello, centro abitato piccolo e tranquillo, che sembra l’opera di un buon pennello; ci ricorda Peppone e Don Camillo che, con i films di comica romanza, han dato al borgo lustro e rinomanza.
Un piccolo museo le loro gesta ci racconta, in maniera suggestiva; foto ed oggetti ce le manifesta; il carro armato e la locomotiva attirano il curioso ed il turista e lo conquistano a prima vista.
Ei fu d’origine gallo-romana, ma prove attestano che sia più antica; vittima poi della furia padana, se ne risollevò con gran fatica; ebbe porto sul fiume e tempi buoni, ma venne saccheggiata dai predoni.
Tra Parma e Mantova si affaccia al Po, dove l’Enza, torrente, ha la sua foce; poi la sua vita qui si sviluppò, fino ai dì nostri, sempre più veloce. Pochi abitanti, sana economia, c ’è tanta pace e tanta pulizia.
Ci sono allevamenti, c’è buon vino, piccole industrie, aziende alimentari; ci saluta la statua di "Pasquino" e chiesa e piazza ed altri luoghi cari. Io son commosso e, solo di passaggio, faccio a Brescello doveroso omaggio.
(Brescello, 6 giugno 1994)]

Strumentazione:
Per tracciare il percorso abbiamo usato il software Tyre con l'abbinamento di Google Maps, software free molto potente, e il software Autoroute© 2010, la carta stradale della Lombardia e della Emilia Romagna, durante il tragitto ci siamo serviti del navigatore satellitare Tom-Tom Rider.



Grafica e immagini by MARMARY.com
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